Coniugazione dei verbi al presente dell’indicativo – Corso di italiano gratuito
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Coniugazione dei verbi al presente dell’indicativo
In questa lezione cominciamo a vedere come si coniugano i verbi al tempo presente. Per cominciare dobbiamo sapere che nell’italiano i verbi all’infinito, a parte poche eccezioni, possono finire in ARE come il verbo CANTARE, possono finire in ERE come il verbo CORRERE e possono finire in IRE come il verbo DORMIRE, quindi esistono tre coniugazioni.
Ogni verbo è composto essenzialmente da due parti: una parte iniziale che è invariabile e si chiama radice, la quale ha la funzione di trasmettere il significato del verbo
e la parte finale che è variabile e si chiama desinenza, la quale ha la funzione di indicare sia chi fa l’azione che il momento in cui questa azione si compie, al presente, al futuro o al passato.
Si dice che i verbi che finiscono in ARE appartengono alla prima coniugazione, quelli che finiscono in ERE appartengono alla seconda coniugazione e i verbi che finiscono in IRE appartengono alla terza coniugazione. Come abbiamo visto la radice é invariabile, quindi possiamo scriverla uguale con tutti i pronomi se i verbi sono regolari, quando appartengono alla stessa coniugazione, presentano le stesse desinenze, perciò se applichiamo il modello che vedremo ora, alla radice dei verbi, potremo coniugare tutti i verbi regolari.
Vediamo come cambiano le desinenze:
Occorre prestare attenzione alla pronuncia, infatti con le prime tre persone singolari e la terza persona plurale l’accento tonico cade sulla radice, invece con la prima e la seconda persona al plurale l’accento tonico cade sulla desinenza.